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I corrispettivi: pronti alla rivoluzione?

In questa pagina troverai tutto quello che c'è da sapere sui corrispettivi, partendo da come sono composti, fino ad arrivare alla nuova trasmissione telematica.


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La guida completa allo scontrino elettronico   Guida-allo-scontrino-elettronico

Tutto quello che devi sapere sulla trasmissione telematica dei corrispettivi.

 

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I-corrispettivi

La trasmissione telematica dei corrispettivi e lo scontrino elettronico

I corrispettivi sono il denaro che il venditore o il fornitore di servizi riceve da chi acquista il bene o il servizio.

Tale “contropartita” in denaro deve essere certificata mediante l’emissione di un documento fiscale.
Il documento fiscale può essere: lo scontrino, la ricevuta fiscale (ora non più) o la fattura.


In pratica sono obbligati alla certificazione del corrispettivo tutte le attività al pubblico che non hanno l’obbligo di emettere la fattura.
Appartengono a questa categoria i negozi, i bar, i centri estetici, i parrucchieri...

Indice degli argomenti

I Corrispettivi: come sono composti

I corrispettivi sono composti da una base imponibile e dall’imposta sul valore aggiunto: IVA.
La base imponibile è il prezzo del prodotto scorporato dell'iva.
L’imposta è il valore calcolato in percentuale sulla base imponibile.
Per ogni categoria di prodotto c'è una specifica aliquota IVA da applicare.

Le attuali aliquote IVA in Italia, sono quattro:

  • 4% - aliquota IVA minima - sui prodotti di primaria importanza, come panetteria, generi alimentari, ecc.
  • 5% - aliquota IVA ridotta - piante officinali
  • 10% - aliquota IVA ridotta - sui prodotti e servizi del settore turistico (alberghi, pizzerie, hotel, ristoranti, ecc.) e su alcuni prodotti alimentari
  • 22% - aliquota IVA ordinaria - su tutti gli altri prodotti e servizi a cui non si applicano l’aliquota minima e quella ridotta

Esistono poi dei prodotti o servizi esenti IVA, come per esempio i tabacchi, i giornali, le ricariche telefoniche in quanto vengono tassati alla fonte.

 

Come sono composti i corrispettivi lo abbiamo capito. Ma cosa devi fare per gestirli fiscalmente?

Devi registrarli giornalmente nel registro dei corrispettivi

 

Cosa è il Registro dei Corrispettivi

 

Il registro dei corrispettivi detto anche libro corrispettivi è un registro contabile obbligatorio, perché è legato alla liquidazione iva, che può essere mensile o trimestrale in base all’attività e al volume dell’azienda.

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Tutto quello che devi sapere sulla trasmissione telematica dei corrispettivi

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Chi ha l'obbligo del Registro dei Corrispettivi

  • Commercianti al minuto
  • Soggetti che svolgono attività assimilate come bar, ristoranti...
  • Coloro che sono esonerati dall'emissione della fattura

Compilazione registro corrispettivi

Innanzitutto va precisato che il registro dei corrispettivi può essere in formato cartaceo o elettronico.

Il formato cartaceo si trova comunemente nelle cartolerie, mentre quello elettronico può essere un foglio di calcolo Excel oppure un software.

Secondo l’art. 24 del Dpr 633/1972 la compilazione del registro dei corrispettivi va effettuata quotidianamente “con riferimento al giorno in cui le operazioni sono effettuate, entro il giorno non festivo successivo”.

I dati obbligatori che devi riportare nel registro dei corrispettivi sono:

  • I dati fiscali dell'attività, quindi denominazione, partita iva, codice fiscale
  • Il periodo di riferimento, mese e giorno
  • Incassi della giornata

Sempre secondo l’art. 24 del Dpr 633/1972 determinate categorie commerciali che effettuano la vendita di beni o servizi con aliquote iva diverse possono avvalersi della possibilità di registrare le vendite secondo un’unica aliquota, applicando quindi la ventilazione dei corrispettivi.

Il registro corrispettivi gratis per te

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Ventilazione dei Corrispettivi

Il metodo della ventilazione dei corrispettivi è disciplinato dal D.M. n. 3495 del 24/02/1973 e dall’articolo 24 del D.P.R. 633/1972.

Esso consiste nella registrazione dei corrispettivi giornalieri con un unico importo senza differenziare le diverse aliquote IVA.

È importante tenere presente che la ventilazione può essere effettuata solamente sulle merci che sono destinate alla rivendita e non sugli acquisti di altri beni, servizi e dei beni ammortizzabili.

Applicare la ventilazione è una scelta facoltativa, ma se decidi di adottare questo metodo devi essere in possesso di determinati requisiti, oggettivi e soggettivi.

In particolare, secondo l'articolo 22 D.P.R. 633/1972, puoi richiedere questa procedura se sei un commerciante al minuto che rientri nella vendita delle seguenti categorie:

  • Prodotti alimentari o dietetici;
  • Articoli tessili o di vestiario
  • Prodotti per l'igiene personale o farmaceutici
 

Scopri nel dettaglio come funziona la ventilazione dei corrispettivi

 

Quali sono i cambiamenti che determinano la rivoluzione dei corrispettivi?

 

L'obbligo della fatturazione elettronica, dello scontrino elettronico e della trasmissione telematica dei corrispettivi

Fatturazione Elettronica e Corrispettivi

Già dal 1° gennaio 2019 è entrato in vigore in Italia l'obbligo della fatturazione elettronica che consiste nell'invio telematico di tutte le fatture emesse. Questo obbligo ha coinvolto tutti i possessori di partita IVA (esclusa qualche eccezione, come ad esempio quelli al regime forfettario), per cui anche i commercianti con attività rivolte al pubblico.


Oltre alla fattura elettronica dal 1° luglio 2019 è stato introdotto anche lo scontrino elettronico, ossia l'invio telematico dei corrispettivi, obbligatorio per tutti i contribuenti con ricavi 2018 superiori a 400mila euro, e da gennaio 2020 per tutti.

Corrispettivi Elettronici 2019

Tutti gli scontrini fiscali e le ricevute fiscali verranno sostituiti dal "documento commerciale di vendita o prestazione", comunemente chiamato scontrino elettronico.

 

Cos'è lo scontrino elettronico

Lo scontrino elettronico è il documento che viene rilasciato al cliente al momento della vendita e che sostituisce integralmente l'attuale scontrino fiscale e l'attuale ricevuta fiscale.

Cosa comporta per te ai fini pratici questo cambiamento?

Se già emetti lo scontrino fiscale:

 Dovrai dotarti di un misuratore fiscale di nuova generazione (RT – Registratore Telematico) o adeguare quello già esistente se in possesso dei requisiti necessari.

Se emetti manualmente la ricevuta fiscale:

Dovrai dotarti di un Registratore Telematico, in quanto non sarà più possibile emettere documenti non elettronici.

INOLTRE è utile sapere che per l’acquisto di un nuovo apparecchio o per l’adeguamento di quello esistente è previsto un bonus del 50% in credito d’imposta:

  • Fino ad un massimo di 250,00 euro sull’acquisto di un nuovo apparecchio
  • Fino ad un massimo di 50,00 euro sull'adattamento di quello già esistente

Il bonus è valido per spese sostenute nel 2019 e nel 2020, è utilizzabile tramite modello F24, a partire dalla prima liquidazione periodica dell’Iva successiva al mese in cui è stata registrata la fattura. Secondo l’Agenzia delle Entrate “Il credito deve essere indicato nella dichiarazione dei redditi dell’anno d’imposta in cui è stata sostenuta la spesa e nella dichiarazione degli anni d’imposta successivi, fino a quando se ne conclude l’utilizzo”.

Corrispettivi Elettronici 2019: obblighi e vantaggi dell'esercente

Gli obblighi

  • L'accreditamento presso il portale IVA servizi dell'Agenzia delle Entrate;
  • La memorizzazione elettronica sul registratore di cassa delle vendite effettuate;
  • La trasmissione telematica giornaliera all'Agenzia delle Entrate.

I vantaggi

  • La compilazione del registro dei corrispettivi prevista nell’art. 24 della Legge IVA D.P.R. 633/1972 non è più obbligatoria;
  • Il libretto matricolare del registratore di cassa da cartaceo diventa elettronico, eliminando il rischio di smarrimento;
  • La verificazione periodica del registratore di cassa (registratore telematico) non è più con frequenza annuale, bensì biennale;
  • Il cliente che da verifica sia sprovvisto di documento commerciale di vendita non è più sanzionabile così come il commerciante.

Trasmissione telematica

Secondo l'art.2 del D.L. n.127 del 2015 la memorizzazione elettronica e la trasmissione telematica devono essere effettuate mediante strumenti tecnologici che garantiscano l'inalterabilità e la sicurezza dei dati.
La trasmissione telematica dei dati dei corrispettivi deve avvenire tassativamente entro 12 giorni, ma nel primo semestre di adozione della nuova norma non vengono applicate le sanzioni SOLAMENTE SE:

  • L'invio avviene entro il mese successivo a quello di effettuazione dell'operazione
  • I dati vengono comunque inseriti nella liquidazione IVA del periodo
 

Leggendo questa pagina abbiamo capito che il 2020 porterà molti cambiamenti legati all'obbligo della trasmissione telematica dei corrispettivi.

Ma cosa devi fare in pratica per partire preparato?

Ecco la risposta!

  • Verificare con il tecnico che ti effettua la verifica periodica del misuratore fiscale se può essere adeguato o se devi acquistare un nuovo registratore telematico;
  • Registrarti a Fisconline, ovvero il portale dell'Agenzia delle Entrate per richiedere le tue credenziali. Qualora con la tua partita IVA avessi già emesso fatture elettroniche al cliente, le credenziali sarebbero le stesse;
  • Accreditarti nel sito dell'Agenzia delle Entrate;
  • Se utilizzi un software di cassa verificare con la software house se il programma è aggiornato alla trasmissione telematica.
 
In questa pagina abbiamo visto una panoramica completa sui corrispettivi e sulle novità della trasmissione telematica.

Abbiamo però preparato per te una guida gratuita completa allo scontrino elettronico, con consigli pratici e suggerimenti utili per toglierti qualsiasi dubbio!

 

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